Tangun (단군) e il mito della fondazione della Corea

Potrà sembrare singolare ma nella tradizione coreana non abbiamo miti sull’origine dell’universo. Troviamo piuttosto numerosi racconti sulla fondazione della nazione.

Come alcuni sapranno, la Corea, prima di diventare tale, è stata terra di fondazione di molti regni, tra i quali ricordiamo Ko Choson (고조선), Koguryo (고구려), Paekche (백제) Kaya (가야) e Silla (신라), ognuno dei quali ha sviluppato un singolare mito sulla propria nascita.

Regni nella penisola coreana.

Queste saghe venivano tramandate oralmente e solo successivamente furono finalmente messe per iscritto, andando a costituire la base delle più autorevoli fonti storiche, mescolando quindi finzione e realtà.

Il più famoso tra questi racconti è probabilmente quello che descrive la fondazione di Ko Choson (고조선), il più antico dei regni sopracitati. Lo possiamo trovare in una delle raccolte storiografiche più importanti della Corea, ovvero in “Memorie storiche dei tre regni” (in coreano: Samguk Yusa – 삼국유사).

Memorie storiche dei tre regni” (Samguk Yusa – 삼국유사).

Tale mito inizia con Hwanung (환웅), figlio del dio del Cielo Hwanin (환인), desideroso di vivere sulla terra e di insegnare agli uomini la civiltà. Il padre divino glielo concede, permettendogli di scendere sulla montagna Baitou (in coreano: Paekdu San – 백두산), e di fondare la Città di Dio (Sinsi – 신시).

Il mito parla di come Hwanung (환웅) abbia insegnato all’umanità la legge, le arti e le scienze. Per la sua grande saggezza gli si rivolgono un’orsa e una tigre, decise nel loro scopo di diventare umane. Il dio glielo concede, consegnando loro aglio e assenzio e ordinando loro di mangiare soltanto quel cibo sacro, mentre per 100 giorni si sarebbero dovute nascondere dalla luce del sole in una caverna.

Hwanung (환웅) con la tigre e l’orsa.

La tigre vìola però questo ultimo comando del dio, uscendo dalla caverna solo dopo 20 giorni. Tuttavia l’orsa riesce a portare a termine la missione e perciò viene trasformata in una donna, detta Ungnyeo (웅녀). Ungnyeo chiede di essere benedetta con un figlio, e per questo Hwanung (환웅) si unisce a lei, generando Tangun (단군), anche detto Tangun Wanggeom (단군왕검).

Tangun, da cui prende il nome questo mito, fonderà il proprio stato, chiamato appunto Choson (조선, l’aggiunta di Ko, che significa vecchio, serve oggi per distinguerlo da una dinastia omonima) e ne stabilirà la capitale nella mitica Asadal (아사달) vicina all’odierna Pyeongyang (평양), città principale della Corea del Nord. Si narra poi che Tangun abbia regnato per mille e cinquecento anni, per poi salire sui monti e mutarsi in dio della montagna.

La figura di Tangun ha attraversato i secoli fino ai giorni nostri, rappresentata in molte opere letterarie ed artistiche. Curiosamente successivamente alla crisi di fine anni ’90 si è deciso di costruire in suo onore più di 300 statue, posizionate in scuole e parchi, come incentivo all’unità nazionale e alla memoria della propria identità culturale. Sfortunatamente molte di queste statue sono state vandalizzate da fanatici cristiani e anti-Corea del Nord. Ciò non toglie che Tangun rimanga una delle figure più importanti della mitologia, e della storia, coreana.

Statua di Tangun (단군).

Viola

Fonti e approfondimenti:

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