Giorni fortunati per trasferirsi!

Abbiamo già avuto un piccolo assaggio in questo articolo della superstizione coreana, della quale oggi conosceremo un altro aspetto. Se in Italia abbiamo il detto “ne di venere ne di marte, ne si sposa ne si parte”, che ci invita a non sposarci e a non partire per un viaggio ne di martedì ne di venerdì, possiamo dire che i coreani prendano molto più sul serio quali giorni evitare e quali no per attività importanti, tra le quali i traslochi.

Si hanno infatti i cosiddetti 손 없는 날 (son omneun nal, let. “giorni senza mani”), ovvero giorni fortunati diremo noi, durante i quali gli spiriti tornano nell’aldilà e non interferiscono con le attività degli esseri umani. Questa credenza si basa su tradizioni sciamaniche antichissime, sopravvissute fino ad oggi.

Come questi giorni vengano individuati dipende ancora una volta dal calendario lunisolare, adottato da numerose culture asiatiche, e che abbiamo incontrato spesso anche nei nostri articoli. I 손 없는 날 (son opneun nal) corrispondono al , 19° e 29° giorno del mese, seguendo però il sopracitato calendario. Oggi a questi giorni si affiancano anche i successivi (10°, 20° e 30°), probabilmente per comodità (pare che gli spiriti siano d’accordo).

Durante questi giorni trasferirsi costa in media il 10% in più, tanta è l’attenzione riposta dai coreani a questa pratica. Conoscere quindi quali siano questi giorni può essere molto importante sia per sfruttarne la fortuna o per evitarli, se si preferisce risparmiare giocando con la sorte. Esistono per questo numerosi siti, tra cui tutti quelli delle agenzie che si occupano di traslochi, in cui è possibile conoscerne le date precise. Qui sotto riportiamo il calendario per maggio 2020 come esempio. I giorni fortunati sono quelli colorati in arancione.

손 없는 날 (son opneun nal) per il mese di maggio 2020.

Se si vuole rimanere aggiornati sui prossimi 손 없는 날 (son opneun nal) si consiglia di consultare questo sito.

Viola

Come comportarsi con persone meritevoli di rispetto?!

Con questo articolo abbiamo intenzione di iniziare una nuova serie chiamata Così si fa in Corea, nella quale cercheremo di spiegare e mostrare curiosità della vita quotidiana nelle quali si imbattono gli stranieri che si trovano a vivere in questo per la prima volta. Come primo argomento abbiamo scelto un argomento molto importante in Corea: il rispetto per i “superiori”. Come alcuni di voi sapranno la Corea è un paese ancora fortemente confuciano (avremo modo di scrivere un articolo a riguardo) e come tale prende molto sul serio la devozione verso le persone che “hanno iniziato a fare qualcosa prima di noi“. Questo qualcosa può essere il venir assunti prima nell’azienda in cui si lavora, ma anche iniziare a studiare all’università, fino all'”aver iniziato prima a vivere”, parliamo quindi di persone più grandi di noi in termini di età. Il motivo di questo ossequio è, come prevedibile, l’idea che se si è iniziato prima a fare quella data cosa, se ne ha più esperienza e conoscenza, quindi si è meritevoli di rispetto e si è posti idealmente su un gradino più alto della scala sociale.

Per questo motivo elenchiamo qualche curioso comportamento che è bene tenere quando si ha a che fare con persone, per qualche motivo, “superiori” a noi. Come già detto, potrebbe essere il nostro capo, un professore, o semplicemente qualcuno più anziano di noi. Come prima cosa è essenziale parlare a queste persone con il dovuto riguardo, utilizzando il giusto registro formale di cui la lingua coreana è provvista. Oltre a ciò è però molto importante anche controllare il linguaggio del corpo.

Come si vede nella prima vignetta, infatti, è considerato molto maleducato incrociare le braccia davanti ad una persona meritevole di rispetto. E’ quindi bene evitarlo, mantenendo una postura se vogliamo “neutra”.

Sebbene nelle culture occidentali accavallare le gambe venga considerato un atto del tutto normale specialmente per le donne, in Corea non è così. Viene infatti giudicato come poco cortese se fatto davanti ad un “superiore” e, se a farlo è un uomo, questo può avere anche l’accezione di voler mostrare la propria mascolinità.

Un altro gesto molto curioso per chi non è familiare con la cultura coreana, è quello di dare o ricevere oggetti con due mani da persone meritevoli di rispetto. Ciò è osservabile quotidianamente anche da chi si reca in Corea per motivi di turismo. Per esempio infatti, ogni volta che ci si troverà a dover pagare in un negozio, vedremo che il commesso prenderà i nostri soldi proprio con due mani e allo stesso modo ci porgerà lo scontrino. In questo caso le persone “da rispettare” saremo proprio noi in quanto clienti. Un’alternativa più veloce, ma non meno cortese, è quella di porgere la mano destra e mettere la sinistra sotto il polso o il gomito destro. Questo è osservabile per esempio durante una stretta di mani “alla coreana”.

Stretta di mano alla coreana.

Nell’ultima vignetta possiamo osservare quello che forse è il comportamento più comprensibile anche da occhi stranieri: non fumare davanti a chi dobbiamo portare rispetto, e soprattutto non farlo se guardandolo negli occhi.

Già, perché guardare negli occhi è considerato un gesto di sfida all’autorità di chi ci sta davanti. Per questo motivo anche quando si consumano delle bevande alcoliche è sempre bene voltare la testa e “nascondere” con le mani il bicchiere (avremo modo di approfondire la cultura del bere in Corea in un altro articolo).

Non bere bevande alcoliche guardando direttamente persone “superiori” a noi.

Questi sono solo alcuni delle regole da seguire quando ci si trova in presenza di persone da rispettare. Vi rimandiamo al prossimo articolo per scoprire molte altre curiosità sul vivere in Corea!

Viola

Disegni provenienti dal libro 생활 속 한국 문화 77. No copyright infringement intended.

Il Suneung (수능) – l’esame che coinvolge tutta la Corea

Il 14 novembre si è tenuto il Suneung (수능) di quest’anno e quindi abbiamo deciso di trattare l’argomento in questo periodo. Ma cos’è il Suneung?

Chiamato anche CSAT (College Scholastic Ability Test, in coreano abbreviato a 수능 suneung, nome completo: 대학수학능력시험), il Suneung è l‘esame per accedere alle università coreane. Questo esame viene sostenuto lo stesso giorno di novembre da tutti i giovani coreani che desiderino iscriversi ad un’università.

Giovani studenti intenti nello svolgimento del CSAT o Suneung (수능).

Fino a qui non sembrerebbe niente di insolito. In realtà questo esame ha un impatto enorme sulla vita dei ragazzi coreani e in senso esteso, su tutti i coreani. Fin da piccoli infatti ci si preparare per affrontarlo, focalizzando tutti i propri sforzi sullo studio per poter accedere a buone scuole capaci di preparare i propri alunni in funzione di questo esame. Spesso inoltre si frequentano accademie pomeridiane e serali extra all’educazione obbligatoria per portarsi avanti nei programmi e apprendere più conoscenze utili ai fini del test in questione.

Lo scopo finale di ogni giovane coreano che sostiene il CSAT è quello di totalizzare abbastanza punti da entrare in una delle tre università più prestigiose della Corea, le cosiddette SKY: Seoul National Univeristy, Korea University e Yonsei University. L’accesso in una di queste si ritiene fondamentale per poter intraprendere una buona carriera e per ottenere prestigio sociale. L’ingresso in una delle SKY è vissuto come una vera e propria opportunità di riscatto e scalata sociale, soprattutto per le famiglie meno abbienti.

Fare in modo che l’esame si svolga nel modo corretto e senza intoppi è la priorità dell’intera Corea. Si può arrivare a dire che il giorno del Suneung (수능) sia un vero e proprio evento di portata nazionale. Infatti non vengono coinvolti soltanto i giovani studenti ma l’intera popolazione. Esempi concreti che lo dimostrano sono: l’apertura posticipata di un’ora di ogni attività commerciale ed ufficio per evitare che gli esaminati trovino traffico, l’impedimento di atterraggi e decolli di voli aerei nelle vicinanze del luogo d’esame per evitare che questi ne disturbino lo svolgimento, corse dei taxi gratuite per l’intera giornata del test. Inoltre, questo evento riscuote notevole interesse da parte dei media. La notizia infatti occupa tutti i telegiornali nazionali e numerose celebrities augurano ottimi risultati ai loro fan. Vista la giovane età di molti idol, a volte sono loro a sostenere l’esame e ciò non manca di attrarre l’attenzione del grande pubblico.

Umji cantante del gruppo k-pop GFriend il giorno in cui ha sostenuto il Suneung nel 2016.

Una volta sostenuto, i voti vengono resi pubblici a livello nazionale insieme alle votazioni minime per accedere alle varie università. Se poi l’esame non dovesse essere andato bene, o non bene quanto desiderato, si può sempre riprovare l’anno dopo. E’ infatti pratica comune ripetere il CSAT più di una volta. Spesso nel periodo tra i due tentativi ci si affida ad accademie private, specializzate in questo tipo di preparazione.

Si capisce quindi la rilevanza di questo esame a livello nazionale e come mai il giorno del suo svolgimento si possano vedere amici e parenti riversati in strada a fare il tifo per i propri cari. Inoltre nei templi si possono vedere molte madri intente nella preghiera per la buona riuscita dei propri figli.

Madri in preghiera a Seul per la buona riuscita degli esami dei figli.

Ovviamente tutta questa pressione ha ricevuto e continua a ricevere numerose critiche. Si ritiene infatti che abbia un notevole peso nelle condizioni psicologiche dei giovani coreani. Tuttavia il sistema non sembra accennare ad un cambiamento e alla gioventù continuano ad essere affidate le speranze e le pressioni delle generazioni precedenti.

Viola